Il mio viaggio alla scoperta degli States.
Aereo, auto, carte stradali e tante emozioni vissute ogni giorno “on the road” .
Luglio 2010
Le guide degli States, le carte stradali, la visita a non so quanti siti web, i suggerimenti trovati nei vari forum che parlano degli Stati Uniti ed di esperienze del genere, sono stati gli strumenti di base con i quali ho cominciato a pianificare il viaggio. E pian piano ho cominciato a decidere cosa avrei voluto vedere: Itinerario, luoghi di sosta…. e così via. Il risultato è un bellissimo viaggio, uno dei più interessanti che io abbia mai fatto. Volo KLM Roma-Amsterdam e successiva concidenza per New York. Molti consigli utili su cosa fare, come muovervi e sugli eventi in tempo reale li ho trovati su questo sito che vi segnalo e che avevo consultato prima della partenza: www.nyc-site.com… tra l’altro in lingua italiana! Nella Big Apple è iniziata l’avventura vera e propria. Visita della metropoli a 360 gradi: Time Square, Broadway, Central Park, Little Italy… and much much more. Tutto quello che avrei voluto vedere. Tre giorni di full immersion nel caos metropolitano alla fine dei quali ho ritirato l’auto… e via attraverso gli States on the road. Destinazione successiva: Le Cascate del Niagara. Lungo il percorso sosta nella Regione dei Finger Lakes e al Watkins Gen State Park. Alle Cascate del Niagara, che sono davvero spettacolari, ho dedicato un paio di giorni. Consiglio il tour in battello! Ah, tra New York e le Cascate del Niagara si percorrono all’incirca 655 km. Altra tappa del mio viaggio: San Diego. Data la distanza, la scelta obbligata è stata un volo interno. Ritiro di un’altra auto e via. Sapevate che San Diego è la città del Lego? Visite di rito alla scoperta della città e poi per Los Angeles, per circa 200 km. Altri 200 km e sono arrivato a Palm Springs, passando attraverso la Foresta di San Bernardino e il Lago Harrowhead. Che posti, ragazzi! Se non avessi avuto un’auto, probabilmente non li avrei mai visto. La scelta del Fly & Drive si era rivelata vincente. Il percorso successivo è stato: Palm Springs-Phoenix-Scottsdale per altri 430 km, più o meno. Atmosfera tipicamente western. Attraverso il paesaggio desertico ho raggiunto poi Sedona, ma prima, una piccola deviazione mi ha permesso di vedere il famoso Castello di Montezuma, antico insediamento indiano scavato nella roccia. Sosta successiva: Il Parco Nazionale del Gran Canyon. Da Scottsdale al Gran Canyon all’incirca altri 350 km. Poi Grand Canyon-Monument Valley (340 km), attraverso il Territorio Navajo e il Painted Desert. Altro spettacolo della natura da queste parti è il Bryce Canyon. Che colori… Wow!!! Monument Valley-Byrce Canyon-Kanab sono circa 380 km. Altri 256 km da Kanab a Las Vegas, passando per la Valle del Fuoco le cui pareti sono state modellate da anni e anni di erosione continua e che sembrano davvero infuocate quando riflettono i viaggi del sole. Ho avuto l’impressione che Las Vegas fosse un immenso luna park ad uso e consumo degli adulti. E’ tutto assolutamente artificiale, ricoperto da migliaia e migliaia di luci che ricoprono qualsiasi cosa dopo il tramonto. Nonostante questo suo aspetto artefatto, è innegabile il suo fascino. Poi altri 380 km verso la Death Valley. Sosta d’obbigo a Badwater, un bacino posto a 86 metri sotto il livello del mare e a Zabriskie Point , un punto davvero strategico per ammirare la vallata. L’ultima parte del mio fantastico tour di una parte degli States l’ho dedicata al Parco Nazionale Yosemite. Death Valley-Yosemite Park circa 380 km. C’è una fauna incredibile all’interno del parco: Cervi, coyote, chipmunks, ghiandaie blu e qualche volta anche orsi… così dicono… io non li ho visti, ma ci credo. Ahimè, dopo due settimane piene, stavo per raggiungere l’ultima meta che avevo in programma: San Francisco. Yosemite Park- San Francisco 310 km circa. Oltre alla visita alla città, che per la sua posizione è davvero ovunque e da qualsiasi punto di vista super panoramica, mi sono concesso due bellissime escursioni una al Golden Gate Bridge e l’altra a Sausalito. A San Francisco per la connessione wi fi consiglio la Main Library in Larkin Street. E per gli amanti della buona forchetta e dei gusti locali vale la pena fare un salto al Ferry Building. Tantissimi i chilometri percorsi, tantissime le emozioni vissute in questo angolo di mondo dove so, che prima o poi ritornerò. Un grazie a Davide, Marco e Phil che con attenzione certosina hanno collaborato alla ricerca del materiale per la conoscenza del territorio e la pazienza dimostrata per tutta la progettazione del viaggio. Grazie davvero. Sono tantissime ancora le cose che potrei raccontare. Non ho scritto libri, non ho un sito, ma ho la mente stracolma di “file” ricchissimi di esperienze per i tanti viaggi vissuti attorno al mondo. Io sono stato dietro a questo progetto per più di un anno… ma il risultato finale ha superato di gran lunga la mia aspettativa!!!