Giugno 2011
Più che un diario, sono appunti di viaggio misti a suggerimenti e consigli. Siamo stati diverse volte in Francia. Amiamo particolarmente il nord, la parte atlantica. In questa occasione vi parleremo di alcuni giorni trascorsi a La Rochelle e dintorni, luoghi della Francia del nord che per noi sono speciali sia la loro bellezza che per i tantissimi ricordi personali. Qualche info utile per iniziare: A La Rochelle si arriva facilmente in auto che si può lasciare nel locale parcheggio nei pressi della Torre della Lanterna. Torre che sembra una vera e propria sentinella sempre pronta a dare l’allarme. Il suo interno, o meglio le pareti della celle della sua prigione riportano centinaia e centinaia di incisioni, graffiti, segni d’ogni genere lasciati da quanti qui rimasero segregati per anni. Corsari spagnoli, olandesi, britannici. Non lontano l’Ile de Rè regala agli occhi un paesaggio davvero da cartolina. Campi, canali, saline. I sauniers raccolgono ancora l’oro bianco anche se la produzione di sale in questi luoghi è scesa notevolmente rispetto ai templi gloriosi del medioevo. Il vecchio Porto è il punto di partenza ottimale per conoscere e scoprire la città, capirne la sua morfologia. Seduti sulla banchina Duperré vicino alla statua del Amiral Duperré ammiriamo le due torri dell’entrata, emblema della città. Alla nostra sinistra, la torre di Saint-Nicolas, sulla destra, la torre rotonda della catena o la Tour de la Chaîne come viene chiamata dai francesi. Oltre le due torri vi è la rada de La Rochelle e un po’ più lontano la Plage de la Concurrence. Una piacevole passeggiata che costeggia il mare ci conduce a “Les Minimes”, il porto turistico. Il miglior panorama su la Rochelle si ha dalla torre Saint-Nicolas. La vista è un vero spettacolo per gli occhi. La Rochelle si visita facilmente a piedi. Una piacevole alternativa per scoprire il luogo può essere quella di utilizzare le “Bus de la Mer” o “Le Passeur” che consentono di passare da una riva all’altra della rada in pochi minuti. La città è accattivante con i suoi palazzi medievali, le facciate settecentesche e i bastioni del Vieux Port. Entriamo attraverso la porta Grosse Horloge dove ci soffermiamo per dare un’occhiata al pannello informativo. Questa porta è stata costruita nel 14° sec., anche se è stata rifatta e rimaneggiata più volte. Leggiamo il testo che ci illustra tutti i luoghi d’interesse della città. Prendiamo la rue du Palais e raggiungiamo l’Hotel de la Ville. Dopo la visita ci perdiamo nelle stradine nelle immediate vicinanze caratterizzate dai portici che rivelano lo spirito commerciale della città. Sotto i portici venivano infatti riparate le merci in caso di maltempo.
Rue de Saint-Sauveur” e rue du Port” che percorriamo sono delle vie molto interessanti caratterizzate da case medioevali, grandi hotel di armatori. Belle alcune facciate scolpite in pietra del 16° e 17° sec.. Ammiriamo quindi la chiesa Saint-Sauveur con la sua torre alta 42 metri, considerata monumento storico. In rue du Port sosta obbligata da Ernest, Le Glacier, il gelataio che è una vera istituzione a La Rochelle. Altre soste obbligate saranno sul Quai Duperrè, parte della banchina che è il prolungamento naturale di Cours de Dames, stracolmo di bar con terrazze, caffè e ristoranti, luoghi dai quali si gode un bellissimo panorama sull’entrata del porto con le sue torri e ottimi luoghi di ritrovo per degustare i buoni piatti a base di pesce della cucina locale. Quai Valin che costeggia il porto ci conduce a “Le Gabut”, un quartiere che ci colpisce per le sue sue costruzioni variopinte. Al caffè dell’acquario ci gustiamo uno dei più bei panorami di La Rochelle. Oltre al porto dei grandi yacht visitiamo anche quello turistico che viene chiamato “Les Minimes”. Anche qui gli scorci sulla città sono davvero belli. Un vero spettacolo di colori! Più che soddisfatti della prima giornata, decidiamo di visitare l’indomani l’isola del Ré collegata solo in anni recenti alla terraferma attraverso un ponte. L’isola è proprio minuscola, appena 32 km ma offre dei paesaggi davvero incantevoli. I campi offrono dei colori davvero fantastici. Prendiamo delle bici a noleggio all’inizio del belvedere poco prima del ponte. Per la cronaca l’attraversamento in bici del ponte è gratuito! L’isola di Ré è costituita da quattro isole, Ré, Loix, Ars e Les Portes. Subito dopo il pontea Sablanceaux ci ritroviamo davanti ad un dubbio amletico: Che strada prendere? Le scelte sono tante. Sulla sinistra abbiamo la D201, direzione “Le Bois-Plage” e “La Couarde”, sulla destra la D735 direzione Rivedoux, La Flotte e Saint-Martin-de-Ré. Entntrambe le strade, D201 e D235, ci porterebbero a La Couarde, una località balneare molto conosciuta in zona. Che facciamo? Decidiamo di prendere la D235. Lungo il tragitto, poco dopo Rivedoux, rimaniamo gradevolmente sorpresi dalle rovine dell’abbazia dei Chateliers. Sembra un capriccio veneziano del settecento. Cartine alla mano, sguardo al nome delle strade e una dopo l’altra raggiungiamo i luoghi più suggestivi, passando attraverso villaggi che sembrano presepi, caratterizzati da case bianche e persiane verdi, vigneti, saline e porti. Tra i luoghi dove sostare consigliamo: Ars, (interessante la chiesa Saint-Etienne con il suo campanile bianco e nero), la Flotte (con il suo piccolo, piccolissimo porto) e il “Phare des Baleines” ossia il faro delle balene che con i suoi 50 metri d’altezza regala uno dei più bei panorami della regione. Se decidete anche voi di passare da queste parti, non dimenticate di assaggiare un buon piatto di ostriche magari accompagnato da un ottimo vino locale.
Comments are closed.