Uluru, icona dell’intera Australia, è proprio una delle meraviglie del mondo! Leggo spesso su vari forum e blog presenti sul web dell’incertezza di inserirlo o meno nel proprio programma di viaggio. Per me è un must, un luogo che bisogna assolutamente visitare. Conosciuto anche come Ayers Rock, questo monolite alto 348, si erge imponente in pieno deserto e sorprende per i suoi colori cangianti all’alba e al tramonto. Colori che virano dall’ocra all’arancio, al ruggine, al rosso intenso. Come se abili light designer avessero posizionato alla sua base spettacolari giochi di luci. Ma l’effetto, vi assicuro, è assolutamente naturale. Senza trucchi e senza inganni. Il grigio è invece il colore che domina in altre ore della giornata. Per apprezzare la sua maestosità si può circumnavigare la base scoprendo una flora endemica assolutamente particolare e diverse grotte dove si possono ammirare moltissimi esempi d’arte rupestre. Uluru è un sito sacro agli aborigeni Anangu, custodi e legittimi proprietari del sito, che ne sconsigliano la scalata al visitatore. Molti però lo fanno incuranti della sacralità del luogo, irrispettosi della tribù che lo custodisce e con un po’ di incoscienza per gli eventuali pericoli che la scalata può comportare. La roccia è visitabile in diverse modi. Personalmente consiglierei un tour guidato da una guida aborigena facilmente contattabile al vicino Centro Culturale del Parco. Si può percorrere ad esempio la Mala Walk fino a Kantju Gorge. Se accompagnati lungo il tragitto si possono ascoltano le leggende di Mala, un piccolo canguro che nell’epoca del Dreamtime, L’Epoca del Sogno, abitò l’intera area. Si può proseguire poi lungo la Mutitjulu Walk che conduce ad una pozza d’acqua considerata sito sacro. Ma esistono anche altre modalità di visita tra le quali anche dei tour in cammello. Per un ricordo romantico, specie se si è in coppia, consiglio invece una cena sotto le stelle. La “Sounds of Silence” è un”esperienza molto turistica se vogliamo, ma la location in cui viene organizzata proprio davanti ad Uluru, lascia vi assicuro, un ricordo indelebile. A circa 25 km di distanza ad ovest di Uluru si possono visitare le Kata Tjuta, conosciute anche come Mount Olga o The Olgas, ugualmenti imponenti e sorprendenti. Qui è imperdibile la camminata della Valle dei venti (7,4 Km, percorribili in 3 ore circa) tra spettacolari canyon e viste incerdibili. Il Parco Nazionale di Uluru-Kata Tjuta è terra aborigena ed è gestito congiuntamente sia dagli Anangu che da Parks Australia, l’ente federale per la conservazione della biodiversità e del patrimonio culturale dell’Australia. Dal 1987 il Parco è Patrimonio Mondiale dell’Umanità e dal 1994 nominato dall’Unesco anche patrimonio mondiale come “Paesaggio Culturale”. Per accedervi si paga un biglietto. Lo standard 3 Day Pass costa $25.00, un Annual Individual Ticket costa $32.50, mentre l’ingresso é assolutamente free per i ragazzi sotto i 16 anni. Ulltissima cosa per tutti i phone addicted in viaggio nel Red Centre. No problem di segnale a Uluru. Mentre sulla strada per Uluru, il segnale , tranne che in poche zone, è completamente assente.
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