Il Myanmar è anzitutto un’esperienza interiore, un viaggio dello spirito oltre che essere un viaggio da vivere fisicamente. Si va in Myanmar per staccarsi dalla propria realtà e conoscere il mondo buddhista con i suoi monasteri, le sue pagode, i suoi monaci. Si va in Myanmar per scoprire le sue tradizioni ancestrali, la vita che si concentra sull’Irrawaddy (Ayerarwady), con il suo carico di umanità. Si va in Myanmarper vivere lo splendore di Bagan, uno dei siti archeologici più impressionanti del mondo.
Il Myanmar è chiamato “il Paese delle mille pagode”, e per tanti anni questa regione del sud-est asiatico è rimasta quasi reclusa agli occidentali e sconosciuta al turismo. Oggi il Paese si rivela senza misteri. Sul suo territorio si distinguono tre regioni: la montuosa Kachin a nord-ovest, l’altipiano di Shan e la fascia costiera del Tenasserim e del bacino dell’Irrawaddy. Il Myanmar è anche un ricco e variopinto mosaico culturale, un mix di influenze provenienti da Bangladesh, Cina, India, Nepal e Thailandia. Su circa 51 milioni di abitanti i Bamar sono il 70% della popolazione. Percentuali minori sono rapresentate dai Shan, Karen, Karenni, Lun, Kachin, Chin e Rakhine. Molte anche le comunità bengalesi, cinesi, indù, e nepalesi. Nel paese si contano 67 gruppi etnici diversi. Un’indagine effettuata durante il periodo coloniale inglese aveva rilevato che nel territorio erano parlati ben 242 idiomi e dialetti diversi.
Il nome del Paese è stato cambiato da Birmania in Myanmar nel 1988 dal Governo per dare un taglio definitivo e staccarsi al colonialismo inglese. Il nome attuale con il quale viene chiamato il Paese è quindi Repubblica di Myanmar .
VISTO
Per l’ingresso in Myanmar è necessario avere un passaporto con validità residua al periodo di validità del visto. Il visto si può richiedere all’Ambasciata Myanmar di Roma (via dellaCamilluccia, 551 – CAP 00135 Roma, Tel. (06) 36.30.37.53 – 36.30.40.56 – Fax (06) 36.29.85.66).
Ha una validità di 28 giorni e il prezzo del suo rilascio varia dai 30$ ai 60$, a seconda che si richieda la procedura con rilascio veloce o meno. Se si è già in Asia è sufficente recarsi all’ambasciata del Myanmar a Bangkok, la cui sede è prossima alla fermata dello skytrain, compilare i moduli che vengono forniti, lasciare le foto tessera su sfondo bianco e il passaporto. In genere il visto viene rilasciato dopo due giorni. Spesa per il visto di 20 USD o 800 baht.
VOLI
Le compagnie che volano in Birmania sono la Thai Airways, la Malaysian e la Singapore. Air Asia collega Yangon a Bangkok e Kuala Lumpur a prezzi davvero low cost. Per i voli interni le migliori compagnie restano la Yangon Airways e la Air Bagan”. All’uscita del paese è richiesto il pagamento di una tassa pari ail Paese $10, i soldi devono essere nuovi e non stropicciati.
COSA VISITARE
Porta d’ingresso del Myanmar è la capitale Yangoon (Rangoon) con una morfologia urbana rimasta quasi invariata rispetto a quella lasciata dagli inglesi nel 1952. La Pagoda Shwedagon è il cuore della Birmania, incredibilmente stupefacente al tramonto quando la sua luce rispende. A nord esattamente a Mandalay si incontrano i ricordi della dinastia Kongbaung, che regnò tra il XVIII ed il XIX secolo e “il libro più grande del mondo” ossia la Pagoda Kuthadow, le cui pareti sono ricoperte di scritture buddhiste. Il Lago Inle nello stato di Shan, è un’altra delle grandi attrattive del Myanmar. La popolazione locale gli Inthas, ha adattato il proprio stile di vita ai ritmi del grande lago, costruendovi sopra le loro abitazioni e navigandovi sulle tipiche imbarcazioni che spingono remando con una gamba sola. Per entrare a Inle Lake bisogna inoltra pagare 4000k o 5$. Sempre nello stato Shan si trovano Taunggy, importante centro culturale, e Kalaw, con i suoi mercati a cui partecipano tutte le etnie del Paese. Amarapura è un’altra località da visitare conosciuta soprattutto per il ponte U Bein, il ponte di legno più lungo del mondo ma anche per la possibilità che viene offerta al visitatore di assistere ogni giorno alle 10,30 del mattino alla colazione dei monaci al monastero Ganayon Kyaung. A Bagan, ex Pagan, si trovano oltre 2200 templi costruiti durante il Primo Impero Birmano, tra l’XI e il XIII secolo. I principali sono Ananda, Schwezigon, Bupaya, Dhammayangyi, Sulaimani ma ce ne sono tantissimi altri, l’elenco sarebbe davvero infinito.
FESTIVITA’ LOCALI
Il 4 gennaio si festeggia il Giorno dell’Indipendenza, il 12 febbraio il Giorno dell’Unione), il 2 la Festa dei contadini) e il 27 marzo il Giorno delle Forze Armate), il 19 luglio la Festa dei martiri assassinati nel 1947. Particolari festeggiamenti vengono organizzati a inizio marzo per la Festa dello Shwedagon, considerata la più grande delle “feste delle pagode” del Myanmar, mentre a metà aprile si celebra una delle feste piuù attese ossia la Festa dell’acqua e il nuovo anno birmano il Maha Thingyan; a giugno, in occasione della festa di Sa Pyai Pué è in programma un concorso di recitazione fra monaci; a inizio ottobre, sul Lago Inle si svolge il festival Punge dawu, un occasione per immergersi nella tradizione buddhista; il Festival del plenilunio di Thadingyut è una ricorrenza che si festeggia invece a fine quaresima, mentre a inizio novembre è il momento della Tazaungdaing, la Festa delle luci .
VOCABOLARIO MINIMO
Buongiorno/Ciao: Min-gala-ba
Grazie: Ce-zu-beh
Prego: keiq-sa mashi-ba-bù
Grazie a presto: Ce-zu-beh ta-ta
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