Le Grotte di Altamira sono uno dei siti spagnoli inseriti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità protetti dall’Unesco. Si tratta di un complesso di grotte e cavità rocciose situato nei pressi di Santillana del Mar, nella regione della Cantabria, e conosciuto in tutto il mondo per la presenza di straordinarie pitture rupestri risalenti al Paleolitico superiore. Le Grotte di Altamira, già insignite dall’Unesco del prestigioso riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità” nel 1985, nel 2008 sono state accorpate ad altre 17 grotte, tutte sotto la dicitura di “Arte rupestre paleolitica della Spagna settentrionale”.
Le Grotte di Altamira furono scoperte dal 1879 dall’archeologo principiante Marcelino Sanz de Sautuola. Nonostante i successivi scavi ed i ritrovamenti di splendide pitture rupestri in eccellente stato di conservazione, l’archeologo dilettante fu accusato di aver manipolato i dipinti, in quanto ritenuti qualitativamente troppo elevati e stilisticamente troppo “moderni” per poter essere realmente ricondotti al Paleolitico. Solo nel 1902 la comunità scientifica tornò sui suoi passi, ammettendo che Altamira era davvero “la Cappella Sistina del Paleolitco”, proprio come aveva affermato Marcelino Sanz de Sautuola prima di essere sbeffeggiato e tacciato di truffa da tutti gli altri archeologi dell’epoca.
Le pareti delle Grotte (la principale è lunga quasi 300 metri e si intreccia con gallerie e cunicoli secondari, creando un complesso sotterraneo davvero esteso ed intricato) sono ricoperte di pitture realizzate usando carbone, ocra ed ematite. Le scene sono diverse, ma tutte di eccellente qualità artistica. La più famosa è il cosiddetto “Soffitto Multicolore”, che mostra un branco di bisonti, dei cavalli ed un cervo (o forse un cinghiale) in varie pose ed attività. In altri dipinti sono stati raffigurati anche animali domestici come le capre, oltre che coloratissime e vivaci impronte di mani.
Lo stile pittorico è di fattura tanto raffinata e moderna che qui compaiono i primi esempi di chiaroscuro e di tridimensionalità, entrambi creati sfruttando la superficie ondulata e grezza delle pareti delle Grotte.
Si tratta di una delle manifestazioni artistiche umane più antiche ed importanti della nostra storia. La lista d’attesa per visitare le Grotte è molto lunga (fino a 3 anni) in quanto l’ingresso è a numero chiuso per proteggere le pitture dagli effetti erosivi dell’anidride carbonica prodotta dai visitatori.
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